Un Giardino di Corallo
Durante l’anno scolastico 2017 – 2018 gli studenti del triennio conclusivo dell’ Indirizzo Artistico per il Design del Liceo Torricelli Ballardini di Faenza hanno partecipato al concorso “ Un giardino di corallo” bandito dall’ ONG “ Homme et l’ Environnement “ con lo scopo di progettare gabbie metalliche che, collocate sul fondo del mare, permettano la formazione della barriera corallina in un tratto di mare a nord del Madagascar nei pressi dell’isola di Nosy Sakatia e siano quindi poi propedeutiche a forme di sostentamento come la pesca per le popolazioni locali.
L’ ONG che si occupa della salvaguardia dei diritti delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e che sostiene progetti di miglioramento delle loro condizioni di vita quali la preservazione dell’ambiente e la biodiversità dello stesso si è così rivolta al nostro Istituto al fine di attivare una vera e propria esperienza di sensibilizzazione ambientale ed umanitaria.
I progetti delle gabbie, che in questa sede sono proposti con varie tecniche grafico / pittoriche ed informatiche e alcuni prototipi in metallo e che selezionati dal Comitato dell’ ONG verranno poi realizzati in loco da artigiani , rappresentano, infatti, la struttura fondamentale per la rinascita del corallo, in quanto i polipi, animali costruttori di cui è costituito il corallo, riescono a rigenerare il nuovo ecosistema attraverso una bioarchitettura che nella gabbia ha la sua struttura portante. Alle gabbie, poi, una volta messe a dimora a circa 12 metri di profondità, verranno fissate delle talee di corallo che nell’arco di due anni, tempo stimato anche in altri contesti geografici dove tale operazione è già stata attuata, svilupperanno la struttura corallina atta ad accogliere varie specie ittiche.
L’idea di collaborare ad un progetto internazionale che coinvolge il Madagascar e l’Italia per la creazione della barriera corallina, nasce così dalla consapevolezza di come sia sempre più necessario tutelare un ecosistema che, anche se lontano, appartiene a tutti noi.
In questa ottica la scuola in sinergia con l’ ONG mirano a sensibilizzare le nuove generazioni sulla salvaguardia del patrimonio ambientale strettamente simbiotico alle azioni umane.
Così il progetto, non è solo una attività didattica mirata ad esibire o ad acquisire competenze tecniche specifiche dell’indirizzo artistico, ma ambisce ad alimentare il sentimento della meraviglia e del rispetto nei confronti della natura dalle molteplici fattezze e a sottolineare l’aspetto solidale che la nostra società dovrebbe promuovere con sempre maggiore convinzione nei confronti dei paesi in via di sviluppo.
Potremmo quindi parlare di una sorta di adozione a distanza a largo raggio che sostenga e tuteli l’ambiente e l’essere umano.
Faenza, 25 Maggio 2018