VISITE GUIDATE DAL "CENTRO MUSEALE" ALLA CITTÀ

VISITE GUIDATE DAL “CENTRO MUSEALE” ALLA CITTÀ

Domenica 24 settembre 2017  dalle ore 15
“porte aperte alla BCC”
in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.
la BCC aprirà le porte dei Palazzi Belisardi, Betti e Todeschini.
Mostra “Il Gruzzolo di Faenza”
Piccoli tesori della BCC: opere di maestri artigiani dal XVIII secolo ad oggi. 
Orario: dalle ore 15.00 alle 18.00
Ingresso gratuito con visite guidate ai Palazzi (ogni 45 minuti)
presentandosi direttamente presso la
Sede Centrale in Piazza della Libertà 14
Sabato  30 settembre 2017  ore 18.30
“Itinerario musicale sulle tracce di illustri faentini”Ritrovo: Pro Loco, Voltone Molinella 2
Partecipazione gratuita

In occasione del Mei a Faenza, sabato 30 settembre, la Pro Loco Faenza condurrà una visita guidata straordinaria a tema musicale, o meglio, «sulle tracce» dei più illustri faentini che si sono cimentati con la musica perché Faenza è stata, fin dai tempi antichi una sorta di “capitale” della musica.
Si partirà alle 18.30 dal Teatro concepito nel 1780 dall’architetto Giuseppe Pistocchi anche e soprattutto per le opere musicali; il teatro è dedicato ad Angelo Masini (1844-1926), tenore forlivese con importanti legami affettivi e professionali con Faenza ed uno dei più importanti interpreti della lirica italiana ottocentesca.
La voce incredibilmente pulita e il repertorio vastissimo (si parla di 107 ruoli) fecero di Masini uno dei sommi tenori della sua epoca. Giuseppe Verdi aveva detto: “È la voce più divina che abbia mai sentito: è proprio come un velluto”.
Ma oltre che di Masini, sul palcoscenico del teatro (ove si salirà, provando l’emozione ammirarlo da una prospettiva inconsueta, quella appunto dei cantanti) si parlerà degli altri grandi personaggi della musica faentina, da Giuseppe Sarti (un suo ritratto a chiaroscuro è conservato nel foyer) ad Antonio Cicognani, da Ino Savini a Pia Tassinari (modiglianese ma esibitasi eccome a Faenza). Tra l’altro, il palcoscenico del Masini presenta una straordinaria e inaspettata inclinazione (7%) che ha sì la funzione di amplificare prospetticamente la visione degli spettacoli, ma soprattutto quella di aiutare i cantori che su una superficie del genere alzano più agevolmente il diaframma sfruttando al meglio la propria voce.
Ci si trasferirà poi, a piedi, alla scuola comunale di musica “Giuseppe Sarti”, che ha origini tardo-ottocentesche (1892) ed una storia gloriosa avendo avuto tra i suoi direttori anche il grande Lamberto Caffarelli, organista e compositore ma anche filosofo, scrittore e uomo di immensa cultura. La “Sarti” conserva diverse raccolte di strumenti musicali relativamente antichi che hanno funzione didattica ma costituiscono anche motivo di interesse culturale oltre che una gioia per gli occhi.
Nella tradizione musicale faentina entrano anche le edizioni Galletti-Boston e il vasto mondo dell’associazionismo musicale.
La visita si concluderà preso il Museo Carlo Zauli dove, nel suggestivo cortile-giardino interno, si terrà un concerto di saluto.