Lettera aperta dei docenti del Liceo

Lettera aperta dei docenti del Liceo

A seguito della nota del 3.12 u.s del Preside Dott. Luigi Neri, con cui siamo stati informati che ad alcuni studenti sarebbe stato chiesto di bendare gli occhi nel corso di colloqui per via telematica, noi, docenti del Liceo Torricelli-Ballardini, sentiamo la profonda e inderogabile esigenza di dissociarci da pratiche che riteniamo inammissibili in ogni contesto civile e tanto più in quello scolastico.

Riteniamo che non si debbano in alcun modo trasformare le interrogazioni in interrogatori, tale è lo scenario evocato da un bendaggio che richiama, sul piano simbolico e storico, episodi che nulla hanno a che fare con una scuola e un paese che vogliano dirsi e essere democratici.

Pertanto stigmatizziamo ogni forma di invadenza che la didattica a distanza tecnicamente consente ma non legittima eticamente e ci impegniamo a garantire, nel corso delle nostre lezioni

  • un’atmosfera fondata non sulla diffidenza ma sulla reciproca fiducia;
  • un dialogo educativo che consenta a ciascuno studente di esprimersi liberamente senza temere alcuna forma di ritorsione da parte dei docenti;
  • il rispetto della privacy e l’astensione da qualunque invadenza negli aspetti personali familiari dei nostri studenti;
  • la completa intangibilità della sfera corporea dei nostri studenti;
  • il rigetto di qualunque comportamento che possa configurarsi come abuso della nostra posizione di docenti e essere vissuto dagli studenti come imposizione cui devono sottostare se non vogliono temere penalizzazioni sul piano delle valutazioni.

Il segno che come insegnanti desideriamo lasciare sui nostri studenti non è quello della mortificazione e dell’umiliazione, ma quello di una passione per una cultura che li accompagni nel loro percorso di crescita intellettuale, umana, civica e che esalti e valorizzi i loro talenti e la loro unicità.

Faenza, 4 dicembre 2020.

Sottoscritto da numerosi docenti del Liceo Torricelli-Ballardini