Perché è il simbolo di chi va controcorrente.

Esattamente come le biografie che proviamo a raccontarvi.

Siamo un gruppo di studentesse e di studenti del Liceo Torricelli-Ballardini di Faenza e questo è il nostro podcast.

Buon ascolto!

Il nuovo numero ospita una ricca sezione monografica dedicata a don Lorenzo Milani, in occasione del centenario della nascita del priore di Barbiana, con contributi di Elena Baccarini, Gloria Ghetti e Luigi Neri; una nutrita messe di saggi di argomento scientifico, che spaziano dalla fisica (Alessio Seganti) alla matematica (Federico Ballanti, Stefano Alberghi, Sandra Gaudenzi, Lorenza Resta), alle nuove frontiere della Intelligenza Artificiale (Luca Nenni); l’Officina romagnola, curata come sempre da Alberto Mingotti e dedicata quest’anno ai grandi incisori del nostro territorio; i contributi letterari incentrati sul teatro di Natalia Ginzburg (Simona Martini), sul topos del giardino dall’antica Grecia alla letteratura contemporanea (Alessandra Neri) e sul rapporto tra Dino Campana e Sebastiano Vassalli (Alberto Zama).

Ai saluti del Dirigente Scolastico Paola Falconi seguiranno la presentazione del volume a cura di Luigi Neri e Alessandro Merci; saranno presenti gli autori dei saggi.

In occasione della presentazione sarà possibile acquistare il volume al prezzo scontato di 10 euro.

Con questo numero si conclude il settimo anno scolastico, che ha visto tanti ragazzi del Torricelli-Ballardini partecipare alle riunioni della redazione. Alcuni hanno contribuito con un solo articolo, altri, fedelissimi, ci hanno accompagnato dalla prima alla quinta!

Un po’ di dati: 7 anni, 3 numeri all’anno, circa 16 articoli per numero fanno pressappoco 336 articoli.

In questo numero:
Ucraina e Russia di fronte alla guerra – rifugiati afghani a Riolo Terme – Pasolini – Buzzati – Truffaut – Keith Haring e Paolo Buggiani – Saša Stanišić – i prof. Stefano Drei e Silvia Ricci sul latino alle medie – Spotify – calanchi e irrigazione artificiale – il racconto vincitore del concorso “Un racconto da prima pagina” e infine l’attesissimo “Cruciliceo” realizzato dall’insospettabile enigmista prof. Fabrizio Turrini.

Alla pubblicazione cartacea seguirà quella in formato pdf, sempre consultabile nella parte sinistra dell’home page del sito. Una scelta di articoli verrà in seguito pubblicata sulla bacheca facebook del Castoro.

Buona lettura!

Che cosa conterrà? Lo scoprirete venerdì 17 dicembre, acquistando in edicola una copia del settimanale Sette Sere, che ci ospita ormai da sette anni.

Qualche anticipazione però possiamo farla. Il numero è come sempre vario. Dedichiamo l’apertura a un importante genetliaco: gli ottant’anni del Manifesto di Ventotene, testo fondativo dell’Unione europea. Abbiamo chiesto al professore emerito di Scienza politica Gianfranco Pasquino che ne è oggi dello spirito visionario, che, al confino e ancora in piena guerra, animò la scrittura di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli. L’editoriale è invece riservato ai risultati, a nostro avviso ancora poco incisivi, della Cop26 di Glasgow, mentre una pagina è interamente dedicata a un’inchiesta sul numero chiuso alla facoltà di medicina.

Vi immaginate poi un distributore di assorbenti al liceo Torricelli-Ballardini? È al momento un’ipotesi, nata all’interno della redazione, ma che ha ricevuto il plauso delle assessore alla Parità di genere e alla Scuola del Comune di Faenza. Chissà che dal Castoro non possa nascere un’iniziativa “per migliorare il rapporto con la propria corporeità”, come l’ha definita Martina Laghi.

Il Castoro, giornale interamente scritto da studenti, è sempre attento a temi che riguardano la scuola, a come si vive al suo interno e al racconto di ciò che le gravita attorno. In questo numero abbiamo raccolto l’esperienza di diverse studentesse del ravennate, che hanno aderito al progetto Erasmus+, riscoprendo il piacere del viaggio e del confronto con altre culture europee, dopo lunghi mesi di permanenza nella propria città. La scuola, ci piaccia o meno, è anche valutazione: una nostra redattrice ha intervistato il professore di Scienze dell’educazione all’Unibo, Massimo Marcuccio, per cercare di capire quali altri strumenti, oltre al voto, consentono di sviluppare un’autovalutazione consapevole delle proprie competenze.

Con la pandemia abbiamo riscoperto gli spazi verdi. Ciò ha causato, nel vicino Parco della Vena del Gesso, una difficile convivenza sui sentieri tra mountain bikers ed escursionisti a piedi. La redazione ha intervistato Marina Lo Conte, presidente della Comunità del Parco Regionale, per capire come possa coesistere il rispetto della biodiversità di un’area protetta con le esigenze di svago della popolazione che la frequenta.

E ancora: chi non conosce a Faenza don Antonio Samorì? È il prete di Basiago, noto per avere ristrutturato, con l’aiuto di molti volontari, le antiche pievi dell’Appennino di Gamogna, Lozzole e Trebbana. Ora è la volta di Brento Sanico, nell’alta valle del Santerno.

Le pagine culturali del Castoro, in questa uscita, si occupano di foto e cinema. Abbiamo visitato per voi la mostra di fotografia, tutta al femminile, che resterà aperta fino alla fine di gennaio 2022 ai musei di San Domenico di Forlì. Continuando a est lungo l’Emilia, abbiamo fatto tappa al museo Fellini di Rimini.

Nelle pagine conclusive, si alternano ad articoli dedicati allo sport due recensioni, una del libro di Paolo Rumiz Canto per Europa e l’altra del documentario Futura, filmato da Alice Rohrwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi. Nuoto e pallavolo sono invece le attività sportive che raccontiamo, intervistando rispettivamente Nicola Bruschi e Gaia Gionta, giovani promesse del Nuoto club 2000, nonché studenti del liceo e Alice Tomat, friulana di nascita e faentina d’adozione.

La cronaca, come di consueto, ha un ampio spazio: apriamo con un pezzo che racconta come sarà l’Arena Borghesi del futuro, dopo la lunga querelle che ha visto contrapporsi le ragioni dell’amministrazione comunale e di quei cittadini che non vedono di buon occhio l’espansione del Conad Arena e l’abbattimento di una parte degli alberi dell’area verde.

In seconda pagina un reportage da Monte Tondo, tra Riolo Terme e Casola Valsenio, tratta del delicato equilibrio di un territorio contiguo al Parco della vena del gesso: da una parte la cava della multinazionale Sain Gobain, che dà lavoro a un centinaio di persone, dall’altra la presigiosa candidatura Unesco della grotta del Re Tiberio e del sistema carsico Rio Stella-Rio Basino.

La nostra attenzione non si è rivolta solo ai Comuni collinari; ci siamo recati a nord di Faenza, per raccontare una nuova Russi, giovane e green.

In questo numero si affrontano con coraggio anche argomenti correlati al fine vita: abbiamo chiesto a una psicoterapeuta faentina com’è cambiata l’elaborazione del lutto durante la pandemia. Da luglio poi ci sarà tempo tre mesi per raccogliere le adesioni di 500mila persone, affinché venga indetto il referendum per la legalizzazione dell’eutanasia.

Attraverso un sondaggio fra gli studenti, parliamo dei giovani e delle loro insicurezze, al tempo dei social mass media. Insistiamo sull’importanza di una corretta alimentazione, mettendo a confronto dieta vegetariana e onnivora.

Immaginiamo poi di viaggiare sui motorini o i monopattini dei riders, “i nuovi schiavi dell’era del turbocapitalismo”, come li ha definiti il quotidiano torinese La Stampa, per raccontare un lavoro che si sta guadagnado, con molta fatica, le tutele minime.

In quest’ultima uscita del giornale del liceo, alle porte dell’estate, abbiamo dato spazio anche a notizie e curiosità faentine: dai lavori di rinnovo dello skatepark di via Calamelli, a un progetto in cantiere per pulire le acque del Lamone dai rifiuti, a una collezione privata di ben 500 macchine da scrivere.

Il Castoro, nelle ultime pagine, recensisce un film d’autore, un disco e due libri. Tutti da scoprire, assieme a un ‘omaggio’ per una persona che ha sostenuto da sempre queste 8 pagine cartacee, prodotte dall’impegno e dall’entusiasmo dei nostri redattori.